di Silvia Celesti
Amicizia
Per gli antichi greci era quel sentimento nobile che superava tutti gli altri, φιλία, “cosa necessarissima per la vita” che si stabiliva in due persone che si riconoscevano per comunanza di intenti e spirito e nasceva nel terreno fertile della libertà. Per Cicerone e i romani assumeva i contorni di un legame interessato e mosso dalla ricerca di sostegno sociale e politico.
Che n’è oggi dell’amicizia?
Cerca di raccontarcelo a modo suo Alessandro Siani al cinema con il suo ultimo film Tramite amicizia. Una commedia sulla crisi profonda dei rapporti sociali che parlando di amicizia tocca il tema nevralgico della solitudine.
Trama
Lorenzo (Alessandro Siani) è il proprietario di un’insolita agenzia, da lui non vanno le persone in cerca di un immobile, di un’auto o di un bel viaggio. A lui si rivolgono persone sole, affrante, che cercano un conforto e una spalla su cui piangere o qualcuno con cui condividere un giornata di svago, persone in cerca di un amico. L’agenzia si chiama “Tramite amicizia” e se l’idea vi sembra stravagante vi basterà pensare che in Giappone non si affittano solo amici, ma famiglie intere, il cosiddetto “rent a family” (come in Una famiglia perfetta, 2012 dove Leone / Sergio Castellitto assume una compagnia di attori che finga di essere la sua famiglia per le festività di Natale).
Stavolta Lorenzo sarà alle prese con una richiesta che proviene dai suoi familiari, impiegati presso un’impresa di dolci, il cui datore di lavoro Alberto Dessè (Max Tortora) dopo essere entrato in una profonda crisi di identità, attanagliato dalla depressione e dalla solitudine vuole ritirarsi e chiudere l’attività. Riuscirà Lorenzo nelle veci del buon amico a stravolgere la situazione e convincere Alberto a tenersi stretti autostima e lavoro? In quest’ardita impresa Lorenzo sarà affiancato dalle complici Filomena (Maria Di Biase) e Maya (Matilde Gioli).
Siani e il suo sesto film da regista
Dopo la grande popolarità di film come Benvenuti al sud (2010) e La peggior settimana della mia vita (2011) Siani debutta alla regia nel 2013 con Il principe abusivo, lo ritroviamo ora, dieci anni dopo, sul grande schermo con Tramite amicizia, sua sesta opera alla regia. Il film è girato a Ferrara, in una città presa ad emblema della vita di provincia, a sottolineare che certi problemi non sono più relativi a quella che una volta veniva considerata come la tassa da pagare per vivere in contesti metropolitani, come a dire che, se è certo facile sentirsi smarriti in città come Roma e Milano, oggi, più che mai, questo riguarda anche i contesti più piccoli, rurali o provinciali dove il risvolto umano e le relazioni hanno sempre resistito. E in Tramite amicizia Siani sperimenta modalità narrative nuove, il linguaggio social/mediatico si inserisce nel racconto, Lorenzo/Siani si rivolge al pubblico guardando direttamente in camera, lo interpella, parla con gli spettatori come fosse uno dei tanti video a cui siamo quotidianamente abituati. Il tentativo è dunque quello di staccarsi dall’elemento favolistico comune ad altri suoi precedenti film per fare riferimento a temi dell’attualità, tra i quali la solitudine, la disoccupazione, l’individualismo e il disagio emotivo.
Il film, tuttavia, fatica a trovare il passo e pur partendo da un’idea che apre a sviluppi brillanti resta ahimè arroccato, con un tantino di miele, attorno alla tanto vera quanto reiterata idea dell’amicizia che tutto può, passando nel mentre a varie stoccate al politicamente corretto, toccando un po’ tutto in definitiva ma senza sviluppare una sua via convincente. Una sfida più disagevole avrebbe dato maggior ossigeno alla commedia che ha comunque incassato ottimi risultati in sala nella sua prima settimana di proiezione confermando il larghissimo pubblico di affezionati.
ph credits immagine di copertina: @01 Distribution






