di Eleonora Attolico
Gabrielle Chanel ( 1883-1971), per tutti Coco, amava la vita all’aria aperta. Ha raccontato una donna nuova: sportiva, amante del mare di Deauville e Biarritz, romantica ma determinata. Leggera con il jersey che fu la prima ad utilizzare per golf e cardigan liberando la silhouette. Karl Lagerfeld, al timone della Maison dal 1983, ha saputo rinnovare e attualizzare il brand. Detto ciò, Mademoiselle Chanel resta unica nel panorama mondiale. Un pilastro della moda contemporanea. Le sue trovate sono parte del guardaroba delle donne di oggi : le lunghe perle (possono essere finte, un chiaro segnale di democrazia), i sandali neri e beige, la borsa matelassé con le catene dorate. Inventò la petite robe noire, un passepartout che funziona ancora adesso dal cocktail alla riunione di lavoro. Per non parlare del profumo Chanel numero 5 a cui ne sono seguiti tanti altri come Chance, Coco Noir, Coromandel ecc….
Le sfilate si svolgono al Grand Palais e costituiscono un evento clou della fashion week parigina, non solo per le collezioni presentate ma anche per la scenografia. Ogni volta uno spettacolo. Chi partecipa alla settimana della moda a Parigi si chiede sempre cosa riserverà Chanel, ed è sempre una sorpresa. In questo nostro speciale vi proponiamo i tre ultimi show ( non si possono chiamare passerelle perché sarebbe riduttivo). Il prêt-à-porter di questa primavera-estate, la Haute Couture e il ready to wear del prossimo autunno inverno. Ogni volta il pubblico è avvolto in un’atmosfera da sogno.
Per il PAP primavera-estate Karl Lagerfeld ha ambientato la sfilata riproducendo le cascate delle Gorges di Verdon, nel Sud della Francia, un canyon di rocce e acqua. Ed è proprio il tema dell’acqua a fare da filo conduttore. Dalle cuissardes trasparenti, ai ricami a goccia, passando per un tweed di lurex. Grande lavoro anche su seta e pizzo. Da notare le gonne corte e diritte, i cappellini trasparenti da pioggia in PVC, perfetti per la turista chic. Tutto davanti alle ambasciatrici del brand . In prima fila si notavano Anna Mouglalis, Monica Bellucci, Cindy Crawford e Inès de la Fressange.
Con l’Alta Moda primavera-estate 2018 si punta sull’universo floreale. La scenografia riproduce una serra piena di rose e gelsomini con una fontana al centro. Qui la parola d’ordine è leggerezza. Le piume accarezzano le modelle sia sulle spalle che intorno alle caviglie. Le tinte sono dolci: rosa, corallo, grigio perla, argento. Le linee si sovrappongono, combinando volume e delicatezza in un gioco di pieghe e volants. Qua e là si notano camelie, anemoni, ranuncoli e papaveri quasi a dipingere un acquarello. Tra le ospiti della Maison: Marion Cotillard, Isabelle Huppert e la regista Sofia Coppola.
Si arriva così all’ultima collezione, andata in scena il 6 marzo, durante la settimana del prêt-à-porter per presentare la collezione del prossimo autunno-inverno. E qui lo scenario ha destato qualche polemica ( in particolare ne ha parlato il quotidiano francese Le Parisien) perché ci si trovava in un bosco con alberi veri e foglie morte a far da cornice. La Maison, però, ha sottolineato che le querce dovevano essere in ogni caso abbattute con buona pace degli ambientalisti. In quanto alla collezione conviene partire dalla tavolozza dei colori tipici del periodo tra ottobre e novembre che Karl Lagerfeld rievoca come L’Eté Indien. E quindi un trionfo di rossi, aranci, marroni, verde muschio e quel tono corteccia perfetto per una giacca di pelliccia. La silhouette diventa lunga e tubolare, le spalle sono quadrate, i colli netti e alti, gli stivaletti si fermano a metà polpaccio. Andranno a ruba la prossima stagione . Anche qui il parterre della prima fila spazia da Keira Knightley a Vanessa Paradis passando per la cantante Lily Allen.
Da notare che la Maison continua ad essere privata, in mano alla famiglia Wertheimer, la stessa con cui Coco nel 1924 strinse un accordo economico per la produzione e distribuzione dei profumi. Karl Lagerfeld è ancora oggi uno dei designer più rispettati del circuito perché, assistendo alle sfilate di Chanel, si avverte tutto l’amore che ha per la sua fondatrice. Non era una donna modesta. Tutt’altro. Potremmo dire una persona schietta e spregiudicata, a modo suo simpatica. Diceva spesso:”Ho liberato il corpo femminile lavorando per la costruzione di una società nuova”. In effetti le prove ci sono: promotrice dei pantaloni, ha inventato i completi da tennis e il pigiama da spiaggia (l’antenato del pantalone da jogging ). E così non ci stupiamo se Karl Lagerfeld nel corso dei decenni ha ridisegnato lo snowboard, le sneakers da mettere sotto ai tailleur e, come si diceva di recente, il cappellino trasparente in PVC. La moda, nella sua follia, segue sempre un filo logico.






