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Illusioni perdute

4 Gennaio 2022
2.002 Views
di Silvia Celesti

È con Illusioni perdute che Xavier Giannoli porta sul grande schermo l’adattamento del celebre romanzo omonimo di Honoré de Balzac, decima opera delle Scene di vita provinciale.

Siamo nella Francia del 1820, il protagonista, Lucien Chardon è un giovane provinciale che risiede nella campagna di Angoulême (Nuova Aquitania), lavora nella tipografia del cognato e sogna di diventare scrittore. Intrattiene una coinvolgente relazione con Madame de Bargeton che alimenta non solo il suo amore, ma anche la sua creatività artistica e le sue ambizioni.

Ben presto Lucien decide di abbandonare la vita di provincia per dirigersi nella sfavillante Parigi, capitale della letteratura, della filosofia e della stampa alla ricerca dell’affermazione personale. Ed è qui che il giovane insegue gloria e ambizioni, scoprendo regole ed equilibri feroci ai quali dovrà decidere se sottrarsi o meno. L’eleganza di Parigi, con i circoli letterari frequentati dai grandi intellettuali, fanno sentire Lucien a disagio, in una realtà che non gli appartiene e che si rivela più ostile del previsto.

Travolto dalla vita parigina Lucien incontra Étienne Lousteau, redattore e critico letterario di un giornale di modeste dimensioni, ma di grande successo. Lousteau diventa una guida per il giovane Lucien, trasferendogli consigli professionali e chiavi di lettura di una società in pieno progresso, dove le vendite dettano le condizioni.

È grazie a Lousteau che Lucien intravede la sua tanto desiderata possibilità di crearsi un futuro ed affermarsi in poco tempo nel mondo del giornalismo. Tuttavia la realtà di un certo tipo di carta stampata della Francia di quell’epoca si rivela profondamente corrotta, mossa da poche e rigide regole dedite al profitto. La stampa può essere un’ambita merce di scambio di favori e fama. Può costruire e, al contrario, danneggiare l’immagine di una persona, si rivela un ottimo strumento per intrattenere relazioni di potere. Nessun articolo mosso dalla vocazione per la libertà di stampa e dell’informazione, ma interventi e recensioni alimentati da un sensazionalismo costruito, dalle vendite, da false notizie e dalla volontà di colpire determinati nemici per allearsi a nuovi amici.

Si allontanano le vene poetiche del romantico Lucien di provincia, niente poesie ispirate alla sua dama, niente vocazioni da intellettuale, Lucien sbatte contro la realtà e deve scegliere se confondersi in questa fetta di società pronta a tutto per status e denaro o restarne fuori. Riuscirà a mantenersi coerente e fedele alle sue radici o resterà coinvolto in questa rete? Queste sono le illusioni perdute, in quest’intreccio di vicende all’insegna del declino.

Una storia quanto mai attuale che si muove tra gli intrighi e i meccanismi di una società corrotta, che si pone in sintonia con il problema della stampa spazzatura, del diritto mal riposto ad essere informati e delle fake news, tutte tematiche che appartengono al nostro quotidiano.

In anteprima a Roma, Milano, Bologna, Torino dal 23 dicembre e in tutte le sale dal 30 dicembre, Illusioni perdute è consigliato a tutti gli amanti dei film in costume e delle ricche scenografie, firmato da una regia vivace che aggiunge sfumature contemporanee alla narrazione.

Nel cast troviamo Benjamin Voisin, nella parte del giovane protagonista, Gérard Depardieu, Jean-Francois Stévenin, André Marcon, Cécile de France, Vincent Lacoste, Xavier Dolan, Salomé Dewaels.

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