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La SALIGIA di Andrea Chisesi

16 Ottobre 2017
1.979 Views
di Erika Lacava

A pochi giorni dalla chiusura della mostra a Palazzo Zacco di Ragusa e di quella a Taormina presso l’ex Chiesa del Carmine. il progetto SALIGIA di Andrea Chisesi, sotto la curatela di Marcella Damigella, vola a Londra nel contesto di #Tribe, presso OXO Tower, dal 12 al 15 Ottobre 2017. Un’esposizione che coniuga il sacro e il profano, il peccato letto in chiave mistica e quello più pop e attuale, dalla Zattera della Medusa di Géricault fino al Cardinal Bertone.

Andrea Chisesi, Ritratto di Eleonora Martinelli (particolare), tecnica mista, 80x100 cm Fotografia dal set del film "11 Settembre 1683" di Renzo Martinelli, 2013

Andrea Chisesi, Ritratto di Eleonora Martinelli (particolare), tecnica mista, 80×100 cm
Fotografia dal set del film “11 Settembre 1683” di Renzo Martinelli, 2013

Superbia, Avarizia, Lussuria, Ira, Gola, Invidia, Accidia. Sono i sette vizi capitali, già descritti da Aristotele e incorpotati poi nella dottina cristiana, da alcuni unificati sotto l’acronimo “S.A.L.I.G.I.A.”.
Andrea Chisesi interpreta i sette peccati capitali racchiudendoli in un percorso ideale, delineandone le tappe come luoghi di una mitica città antica e maledetta che assume l’eco e le sembianze di Babilonia, Sodoma e Gomorra messe insieme. Un percorso che va da Dante alla Zattera della Medusa, passando per la Neiade di Canova, il Paolo e Francesca di Rodin, dritto dritto fino ad Amy Winehouse, Chef Rubio, il Cardinal Bertone e Donald Trump. Un percorso che da sacro si fa profano, da classico attuale, da pop a politicosociale, per una mostra che si presenta come il compendio perfetto dell’intera opera dell’artista.

Chisesi-Paolo-e-Francesca

Il passato da fotografo è fondamentale nell’attuale lavoro di Chisesi, così come lo è il trasferimento a Siracusa. I lavori di Chisesi si possono raggruppare sotto tre grandi categorie: i fuochi d’artificio, i vortici e le fusioni. Se i primi due sono strettamente legati alla gestualità tipica dell’action painting, con gocciolamenti a spruzzo in un caso e circolari nell’altro, le fusioni sono il frutto dell’interazione, studiata e aleatoria insieme, tra fotografia e pittura, cui si aggiungono le influenze delle principali correnti artistiche novecentesche, dalla matericità di Burri e dell’arte povera, ai decollage nouveau réalisme di Rotella. Il tutto unito, preferibilmente, al recupero di soggetti classici o moderni. Andrea Chisesi, Paolo e Francesca, tecnica mista, 50×60 cm Omaggio ad Auguste Rodi

Andrea Chisesi, 1972, romano di nascita ma milanese già in tenerissima età, nasce artisticamente come fotografo nel 1998 con l’apertura di uno studio a Milano in Porta Venezia. Da qui sono passate varie personalità dello spettacolo, da Robbie Williams a Ken Follet, fino al cantante degli Aerosmith Steven Tyler.

Con la sua fotografia di ritratto pubblica su riviste come Vogue, Vanity Fair, Max, Rolling Stone, raggiungendo livelli di prestigio altissimi e collaborando con registi come Renzo Martinelli e altri. Continua in parallelo la sua attività pittorica fino all’apertura, 10 anni dopo, del suo primo atelier a Milano, in via Piranesi, fino al trasferimento, nel 2013, a Siracusa dove tuttora vive e lavora e dove apre, oltre all’atelier, la sua galleria a Ortigia, nel cuore della città.

La bufera infernal, che mai non resta
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta.

Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;
bestemmian quivi la virtù divina.

Intesi ch’a così fatto tormento

enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento.

Dante, “Inferno”, Canto V, 33, 36, 39

Chisesi-Dante

SALIGIA, come risente fortemente della letteratura e dell’iconografia classica e moderna, allo stesso modo riflette le suggestioni che la città di Siracusa, e la Sicilia tutta, hanno avuto sull’artista, con i suoi afflati di fervida religiosità cristiana e con la sua profonda base popolare, misti a una violenta manifestazione del desiderio e del potere. Esterni al progetto SALIGIA ma ormai noti sono i capolavori iconografici “Santa Rita” e “Sant’Andrea”, in cui questi aspetti sono magistralmente rappresentati.

Emblematica è a questo proposito la collocazione della mostra con cui SALIGIA ha esordito, l’ex Chiesa del Carmine a Taormina. Chiesa barocca datata 1662, è stata più volte saccheggiata e distrutta, fino alla sua totale demolizione durante i bombardamenti del 1943. Seguono ricostruzione, sconsacrazione e definitiva consacrazione del luogo a sede di mostre prestigiose, tra cui quella recente curata da Giancarlo Carpi sull’Avanguardia futurista con opere, tra gli altri, di Balla, Boccioni, Carrà, Severini. L’allestimeno scelto da Chisesi per questo luogo è di impatto museale: pannelli color carta da zucchero scura a segnare il perimetro della chiesa e sistemi di illuminazioni atti a delineare le 7 nicchie, ognuna delle quali destinata a ospitare uno dei 7 vizi capitali. Si genera così una coorte di ritratti, da Chef Rubio, emblema della Gola, al Cardinal Bertone in occhiali da sole, simbolo di Avarizia, fino a Donald Trump, personificazione dellla Superbia. Personificazioni attuali della “banalità del male”, di quanto questo possa essere comune ed eternamente presente nella società, e degli errori e orrori a cui è legata la storia, tra cui il supremo peccato, nella cripta sotterranea della chiesa, rappresentato da un macabro “ritratto di famiglia”: Hitler in compagnia di Amelia Dyer, cruenta assassina di bambini dell’Inghilterrra vittoriana. Tra gli omaggi ai classici ritroviamo Auguste Rodin, la Naiade del Canova, il Fauno Barberini, la Preghiera del Bartolini, il Ratto delle Sabine del Giambologna, la Dama del Pollaiolo, oltre ai volti di Marilyn, una giovane Frida Kahlo, la madre di Munch e molti altri. Lavori tutti diversi per originalità e stile, che posseggono una grazia innata e un’armonizzazione compiuta di tutte le tracce riconoscibili del percorso artistico di Chisesi, nell’innovazione e nell’omaggio alla storia dell’arte tutta. Ora alcuni pezzi della SALIGIA saranno presentati come parte di un progetto espositivo a Londra, presso OXO Tower dal 12 al 15 Ottobre 2017, nel contesto di #Tribe, festival internazionale d’arte contemporanea. Un grande successo per Andrea Chisesi che porterà la sua “città” a rapportarsi con la realtà del piano internazionale, prima di approdare, tra pochi mesi, all’Affordable Art Fair di Milano.


Chisesi-Intallation-view-Taormina-ex-Chiesa-del-Carmine2

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