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Call My Agent

12 Febbraio 2023
643 Views
di Silvia Celesti

Call My Agent – Italia

Vi siete mai chiesti come funzioni il mondo del cinema e dello spettacolo? Cosa si muova alle spalle di artisti e personaggi celebri? In che modo questi professionisti gestiscano la propria vita, le scelte professionali e i contratti quando sono fuori dal set? Se queste sono domande che vi incuriosiscono è arrivata per voi una serie tv di produzione Sky e Palomar, in onda dal venti gennaio e in streaming su Now.

Sei episodi per raccontare trionfi e sconfitte, pregi e bassezze di una compagnia di agenti dello spettacolo, con sede nell’evocativa Piazza del Popolo.

Trama

Tutto si svolge nella Carlo Maiorana Agency, di proprietà del citato Carlo, che se ne andrà ben presto a Bali lasciando l’agenzia nelle mani dei quattro cinici e sempre in affanno agenti Gabriele (Maurizio Lastrico), Lea (Sara Drago), Vittorio (Michele di Mauro), Elvira (Marzia Ubaldi) e dei quattro assistenti fedelissimi, presenti, penna e computer alla mano, ad ogni riunione, incontro ed evento. Una professione spietata per il controllo e la stipula di contratti milionari di cui agli agenti  toccherà il dieci per cento; è una battaglia feroce all’ultimo soldo quella che mettono in atto ogni giorno i quattro magnifici della CMA, di spettacolo e ricavi si tratta.

Tra i corridoi degli eleganti uffici dell’agenzia entrano ed escono i volti più noti del panorama cinematografico italiano, tra cui Paola Cortellesi, Pierfrancesco Favino, Paolo Sorrentino, Matilda De Angelis, Pif, Corrado Guzzanti, Stefano Accorsi e molti altri, nei panni di sé stessi. E insieme a loro entrano ed escono capricci, bizze e tormenti. Ognuno devotamente affidatosi al proprio agente che ne decide anche la più impensata mossa, perché ogni passo diventa una strategia importante per un personaggio pubblico.

Remake

Call My Agent è il rifacimento dell’acclamata serie francese Dix pour cent (dalla percentuale destinata agli agenti) che andò in onda dal 2015 per quattro stagioni e si presenta come una vasta caricatura a toni colorati, visivamente parlando, di quello che non si vede del mondo dello spettacolo, di quelle lotte, fragilità, perfidie e aneddoti paradossali che portano alla costruzione del successo.

La regia è di Luca Ribuoli, firma di numerose serie molto apprezzate tra cui Don Matteo 9, L’allieva, La mafia uccide solo d’estate, Speravo de morì prima, e molte altre. La sceneggiatura invece è di Lisa Nur Sultan (Sulla mia pelle, Studio Battaglia, Beata te) e di Federico Baccomo (Studio Battaglia, Improvvisamente Natale) per gli episodi 4 e 5.

Molti passaggi sono già diventati virali, come quelli di Pierfrancesco Favino accampato in tenda nel giardino di casa nei panni di Che Guevara, personaggio da cui non riesce più a uscire. La stampa ha accolto con calore la serie, soffermandosi sullo stato di grazia dei nostri attori italiani che finalmente avrebbero dato prova di sapersi prendere in giro. Detta così, tuttavia, potreste immaginarvi qualcosa, anzi molto di più. Non aspettatevi scene esilaranti né un’ironia poco scontata, la via per l’entusiasmo ingiustificato è breve (Sorrentino in Sorrentino docet), ma una sfilza di macchiette sull’epoca in cui viviamo, quelle sì sono ben rappresentate.

Call My Agent ricorda una di quelle grandi mostre di questo nostro periodo, nelle quali si trovano pezzi notevoli, ma messi assieme in una sorta di luna park con l’intento di strappare biglietti come in uno stadio. Ed essendo, come queste, una forma di spettacolo ben strutturato ha le carte in regola per essere un prodotto da ottimi risultati di mercato, uno di quelli che i quattro agenti della CMA promuoverebbero a pieni voti.

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