di Marta Dore
Humphrey Bogart, Vittorio Gassman, Errol Flynn, Burt Lancaster, Tony Curtis, Anthony Quinn, Frank Sinatra, Steve McQueen, Yul Brynner, Marcello Mastroianni, Yves Montand, Rock Hudson, Alec Guinness, David Niven, Jean-Paul Belmondo, Nino Manfredi, Vittorio De Sica.
Sono solo alcuni degli attori che hanno recitato al fianco di Gina Lollobrigida, l’attrice che negli anni Cinquanta e Sessanta divenne, con Sophia Loren, un’icona della bellezza italiana. Si tratta di una lista di nomi impressionante, che dà l’idea del ruolo che ha avuto la Lollo nella storia del cinema e del costume di quei decenni.
Prima delle ‘maggiorate’ italiane – il termine fu coniato per lei da Vittorio De Sica – la Lollobrigida è diventata famosa nel dopoguerra per la sua bellezza mediterranea e formosa: nel 1947 arrivò seconda nel concorso per Miss Roma e poi terza in quello per Miss Italia, dietro a Lucia Bosè. Iniziò a quel punto la sua carriera cinematografica, prima con piccole parti in film italiani, poi come co-protagonista femminile di film che hanno fatto la storia del cinema neorealista e non solo: da Campane a martello (1949) di Luigi Zampa, ad Achtung! Banditi! (1951) di Carlo Lizzani, da Fanfan la Tulipe (1952) di Christian-Jaque (Premio per la miglior regia al festival di Cannes e Orso d’argento al Festival di Berlino) ad Altri tempi di Alessandro Blasetti, dove recitò per la prima volta accanto a Vittorio De Sica. A quel punto la fama della Lollo era esplosa: nel decennio successivo avrebbe lavorato in importanti film italiani – uno per tutti: Pane amore e fantasia di Luigi Comencini ancora con De Sica – e in tantissimi filmoni di produzione hollywoodiana, in costume e non, accanto alle più note star del tempo.
(Qui il link alle foto)
La Lollo è stata ‘la bersagliera’, ‘la donna più bella del mondo’ (il soprano Lina Cavalieri: per questa prova vinse il David di Donatello come migliore attrice), la ‘regina di Saba’, una prostituta tragica che riecheggia la Traviata, una Venere Imperiale… Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, ha interpretato decine di ruoli diversi, più o meno riusciti, alcuni anche premiati: non passerà alla storia come una delle migliori attrici della seconda metà del Novecento, ma nella storia del cinema ha certamente lasciato una traccia. Il 2 febbraio 2018 le venne dedicata una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame, divenendo così la quattordicesima personalità italiana a ricevere tale prestigioso riconoscimento.
La Lollo però non è stata solo un’attrice poliedrica. È stata una donna dai tanti talenti e con molteplici passioni: fin da ragazza ha amato l’arte ed si è dedicata alla scultura e alla fotografia. Come reporter, ha immortalato tra gli altri: Indira Gandhi, Fidel Castro, Henry Kissinger, Maria Callas, Liza Minnelli, Yuri Gagarin, Neil Armstrong, Grace Kelly, Paul Newman, Sean Connery, Audrey Hepburn. Come scultrice, ha esposto i suoi lavori al Pushkin Museum of Fine Arts di Mosca, al Musée de la Monnaie di Parigi, al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Scrivere della Lollobrigida ci costringe a stilare liste su liste, a testimonianza della sua vita piena e lunghissima, terminata quando aveva 95 anni il 16 gennaio scorso.
C’è un ruolo in particolare che la rende indimenticabile per chi ha vissuto l’infanzia negli anni Settanta: quello della fata turchina nello sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini.
Infine, una nota sulla verve e la simpatia della Lollobrigida. Negli anni Ottanta, divenne l’imitazione cavallo di battaglia di una strepitosa attrice comica, Anna Marchesini: La Lollo non si offese, anzi, andò anche a vederla a teatro. La Marchesini in scena se ne accorse e diede vita con lei a un improvvisato e divertente siparietto, dove la Lollobrigida dimostrò di essere anche una donna autoironica e simpatica. Ci mancherà.
(Gina Lollobrigida e Anna Marchesini, il loro incontro epico a teatro qui il link)