di Cristina Ruffoni
Mike Leigh e Ken Loach sono considerati i due massimi registi inglesi, impegnati a fornire un’analisi sociale e antropologica della società, uno dal punto di vista psicoanalitico, l’altro analizzando le dinamiche della lotta di classe. Mike Leigh ha un nonno fotografo che gli ha mostrato, fin da ragazzo, come osservare il mondo e lo ha spinto ad avere una visione artistica. Dopo un interesse per il teatro, studia fotografia a Londra, disegno, pittura e scenografia. Fin da quando realizza diversi cortometraggi, diventa un punto di riferimento per una generazione di cineasti, che come lui, intendono il Cinema come mezzo ideale per riunire più ambiti ma con il fine ultimo di dare un quadro della società con un approccio intimo e non solo rivolto alla cultura di massa. Per il suo ultimo film Scomode Verità (Hard Truths) girato nel 2025, sceglie di esplorare la famiglia dal suo interno, attraverso la storia di due sorelle, Patsy e Chantelle. Il film è stato presentato in numerosi festival internazionali dove ha ricevuto numerose critiche osannanti l’interpretazioni delle due attrici, Marianne Jean-Baptiste e Michelle Austin.
La storia si concentra sulla protagonista che, avendo subito dei traumi nel rapporto irrisolto con la madre, dopo la sua perdita, a differenza della sorella, si trincera nel suo dolore inespresso e aggredisce tutti coloro che tentano di comunicare o entrare in relazione con lei e il suo spazio vitale, considerandosi vittima perseguitata di un complotto collettivo.
Il regista insegue la sua protagonista, standole addosso con la macchina da presa e attraverso i primi piani, ci indica che alla fine è la paura a bloccare e paralizzare la donna, che non è una casalinga frustrata ma solo una madre e una moglie stanca e terrorizzata.
Alla fine, perfino la volpe che entra furtiva nel suo giardino la spaventa e dopo la visita al cimitero si chiude in un mutismo che non permette a nulla e nessuno di scalfire questa sua separazione, anche con la sua stessa famiglia.
Questa condizione estrema del personaggio è più comune e diffusa oggi nelle famiglie molto di più di quanto possiamo immaginare. E le cause di questo malessere non possono essere solo imputate ai social media, alla crisi globale o al degrado sociale e politico. La sorella che tenta disperatamente di aiutarla sostiene di amarla ma di non capirla. Cosa può portare a una sofferenza così intensa capace di separarti dal mondo e da chi sostieni di amare? Come sempre il Cinema, non passa via veloce e non ci risparmia nulla, avvisandoci che questa vicenda di autentico e inarrestabile dolore interiore, potrebbe essere anche la nostra.







