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Crudelia – Revival moderno di Crudelia De Mon

3 Giugno 2021
980 Views
di Silvia Simonetti

Crudelia, il mito londinese sta per invadere di nuovo le nostre sale cinematografiche, questa volta ci sorprenderemo ancor di più, per l’istinto attoriale di Emma Stone e il dono ammaliante di Emma Thompson, due donne potenti e meravigliosamente imperfette.
La storia del film proviene da fonti scritturali di Dodie Smith, colei che fece nascere La carica dei 101 e con la successiva animazione prodotta da Walt Disney.
Quest’ultima produzione nel 1996 si evolve nel primo live-action con l’interpretazione indimenticabile di Glenn Close generando il prototipo della donna indipendente con uno stile persuasivo e dallo spirito eccessivamente pretenzioso.
Crudelia De Mon, originalmente in Cruella de Vil, viene descritta nella sua forma retorica come un essere crudele. All’entrata della sua casa in campagna compare un cartello intitolato “Hell Hall”, ovvero “Antro dell’inferno”.

La peculiare avidità di vendetta o riscatto umano risiede nell’originale scenario moderno di Crudelia diretto da Craig Gillespie (L’ultima tempesta, Tonya), il regista ci farà vedere immediatamente un’altra Crudelia, Estella (Emma Stone), un’orfana che vagabonda nella città Londinese degli anni settanta, inizialmente dal carattere docile e con la forte passione per il design della moda.

In seguito, l’incontro con la Baronessa von Hellman (Emma Thompson) rappresenta l’inavvicinabile haute couture, interessata dalla figura apparentemente mite e servizievole di Estella.

Tra l’imperatrice e la dama, inizia l’intrattenimento scenico attraverso il talento maniacale della competizione femminile che strega il pubblico con atti performativi, fuori dall’ordinario.
Estella si trasforma in Crudelia, una donna del futuro, ingovernabile, con il suo lato oscuro che distrugge ogni corruzione morale perché il suo essere punk rock raffigura la tetra rivoluzione nei confronti della società consumista al contrario della Baronessa von Hellman, che come disse in un’intervista Emma Thompson:

«Appare e si presenta come una personalità forte, ma in realtà, è molto debole e contiene i semi inevitabili della sua stessa distruzione, perché non può riconoscere il talento in nessun’altra persona».

Dunque ci si pone il dilemma del controsenso femminile, ovvero, sono facce della stessa medaglia? La giovinezza irregolare di Estella supera la maturità stilistica e irremovibile della baronessa von Hellman?
Il regista ci lascia nella riflessione giocosa e fugace di un’epoca piena di cromature rivoluzionarie, laddove per diventare artisti non bisogna necessariamente essere diabolici ma imperfetti e talvolta incompresi, poiché incomprensibilità creativa esige attimi di eterna follia, l’insensatezza temporale che ricorda indistintamente “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera.
Crudelia è per quei pochi che amano il divertimento macabro e volubile della vita, tutto ciò che appartiene alla sregolatezza di ogni maschera caduta.

 

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