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Racconti di zafferano a Milano

2 Ottobre 2016
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di Federica Piergiacomi

Settembre è arrivato, anzi è già quasi finito, le vacanze sembrano ormai lontane e si torna alla vita di tutti i giorni governata dalla frenesia del lavoro e la continua incessante ricerca di rilassarci con le attività ludiche del tempo libero. Con settembre si dice addio all’estate e alla rilassatezza ma si da il bentornato ad un aspetto fondamentalmente tralasciato nelle grandi città nei mesi di calura estiva, il teatro, le stagioni piano piano riprendono, prima con qualche festival e poi con veri e propri spettacoli da cartellone.

Il Teatro Ringhiera a Milano sceglie di ripartire in quinta con uno spettacolo del tutto particolare, Racconti di zafferano di e con Maria Pilar Pérez Aspa, attrice, regista e drammaturga di talento. L’abbiamo vista spesso su questo palcoscenico di periferia, ma quando lavora su dei monologhi ci lascia senza parole, tanto è forte il risultato.

Anche in questo caso in scena è da sola, insomma, a dire la verità gli spettatori sono  come in scena con lei, lo spettacolo si svolge attorno ad un tavolo al cui capo lei cucina un’invitante paella di carne mentre racconta della cucina, dell’atto di mangiare.

Così recita:

“Ho raccolto pagine memorabili di Cervantes, Proust, Vicent, Montanari, Scarpellini, Montalbàn, Fernando de Rojas, pagine che parlano di cibo, di fame, di nutrimento, di ritualità… le ho messe assieme a tante ricette e le ho sparpagliate sulla tavola da pranzo. Così è nata questa letteratura ai fornelli, una sorta di fumetto a parole sulla storia dell’alimentazione: due pentole, un tavolo lungo, dei commensali, testi e riflessioni sull’atto di mangiare. Si cucina, si racconta, si mangia. Perché col cibo non si gioca ma ci si può divertire.”

 

Il momento del pasto è un momento conviviale molto importante, quante volte ci sentiamo amici di una persona o ci favorisce la sua conoscenza l’atto puro e semplice di mangiarci insieme? Così l’attrice cucina e mangia con i suoi spettatori, e ciò rende tutto più intimo e vero nonostante la finzione dichiarata.

Si parla e si mangia con lo stesso organo, non è un insegnamento da dimenticare. Uno degli aspetti più evidenti dell’ambiente culturale dell’uomo, parole e cibo si nutrono l’un l’altro fino a creare un connubio degno dei più grandi chef.

L’attrice stessa definisce lo spettacolo, letteratura da fornelli, interessante, come prenda pezzi della letteratura spagnola e li mescoli insieme avendo cura solo di una regola fondamentale, la cottura della paella, 50 minuti in cui lo spettacolo deve stare dentro il pentolone e non strabordare, pena una cena indigesta.

Alla fine poi si mangia tutti insieme creando una dimensione reale che va al di là della dimensione metafisica del semplice spettacolo creando un gradino in più per avvicinare il pubblico al luogo misterico del teatro.

Racconti di zafferano sarà in scena fino a domenica 2 ottobre al Teatro Ringhiera.

Racconti di zafferano, Atir Milano

Racconti di zafferano, Atir Milano

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