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MiArt 2023

Miart 2023

15 Aprile 2023
525 Views
di Noemi Stucchi

Le week di Milano

Che Milano faccia rima con “week” non è una novità. C’è la famosissima design week, la fashion week; settimane speciali dell’anno sono dedicate anche alla beauty week, la food week, e chi più ne ha più ne metta.
Come tutte le week di Milano, quella dell’Art Week è una settimana di festa, un evento capace di coniugare la cultura alta a quello spirito mondano che tipicamente ci appartiene. Una settimana importante che precede quella del Salone del Mobile e apre le danze a una serie di appuntamenti immancabili.
Si sa, l’evento più cult dell’Art Week è il MiArt, che quest’anno è arrivato alla sua ventisettesima edizione e prende il titolo di “Crescendo”.  Ecco quello che potremo andare a vedere nel weekend che va dal 14 al 16 aprile (con invito vip giovedì 13).

MiArt: è tutto un “Crescendo”

L’anno scorso si chiamava “Primo movimento”, quest’anno è un “Crescendo”. Tutto fa pensare a una risalita che lascia intravedere uno spiraglio di luce, anche per il settore culturale. Un rimando a quel ballo della vita con i suoi tempi e i suoi saliscendi, con energia in crescita e uno sguardo promettente per i prossimi anni. Una metafora musicale, quella del curatore Nicola Ricciardi a MiaArt, per raccontare tutto il potenziale di una manifestazione fieristica che diventa anche nei fatti sempre più grande.

Collaborazioni e Partnership

La fiera prende forma su tre lunghi corridoi sviluppandosi in tre sezioni. Established (la sezione più grande), Decades, la sezione curata da Alberto Salvadori (Direttore di ICA Milano) che ripercorre le annate che hanno fatto la Storia dell’Arte nel periodo storico che va dal al 1910 al 2010 e la sezione Emergent curata da Attilia Fattori Franchini (curatrice indipendente) per aprire il nostro sguardo sulle new entry.

In un’ottica curatoriale, la crescita diventa agire e messa in atto. Quest’anno la dedica è rivolta alla “tutela e allo sviluppo della biodiversità, alla cura dell’ambiente e delle sue risorse in riferimento al ruolo svolto da miart nella Gallery Climate Coalition Italia e al suo impegno”. Già presente nel 2022, la collaborazione con l’organizzazione no profit Gallery Cimate Coalition (GCC) punta a ridurre del 50% le emissioni di carbonio del settore dell’arte entro il 2030.

Altre collaborazioni? Con la Fondazione Nicola Trussardi che celebra i suoi vent’anni come Fondazione nomade con una torta di compleanno fatta da Cattalen proprio all’ingresso.

Gallerie partecipanti

Quest’anno MiArt cresce anche nei numeri: a partecipare sono 169 gallerie internazionali provenienti da 27 Paesi (venti in più rispetto al passato). Crescono anche le new entry e le partecipazioni internazionali, mentre dall’altro lato si riconfermano alcune delle più note gallerie italiane.

Si percorrono tre lunghi corridoi e incontriamo volti amici. Il parere comune è unanime, quest’anno c’è una buona diversificazione, non è  “tutto uguale” e ci sono tante cose possono catturare il nostro sguardo. Abbiamo girato tra gli stand e avuto il piacere di entrare nello specifico e conoscere meglio qualche realtà. Tutti i dettagli in seguito.

Bel Ami

Entrando sulla destra il percorso è obbligato e si passa attraverso la sezione Emergent. Qui si scopre sempre qualcosa di nuovo e le opere coloratissime esposte della galleria Bel Ami do Los Angeles ci hanno fatto dire all’unisono: “bello questa”. Scopriamo che l’artista è Olivia Hill e ha fatto dei sui quadri delle piccole finestre sul mondo guardando il paesaggio americano, in un match tra Leon Battista Alberti e Google Earth.

Pinksummer

Tomás Saraceno Miart

Tomás Saraceno, Zonal Harmonic 60,00, 2022, powder coated stainless steel, polyester, 55 x 60 x 60 cm

“Pinksummer goes to Milan”: fuori dal proprio stand (il B24), la galleria genovese inaugura “Songs from the Wood” e vi aspetta in via San Fermo 7, Milano. Opere di Mariana Castillo Deball, Luca De Leva, Mark Dion, Invernomuto, Koo Jeong A, Tomás Saraceno, Georgina Starr, Luca Trevisani, Cesare Viel.

Cosa vedrete a questo stand? “Ecco uno Zonal Harmonic di Tomás Saraceno e un Corallo di Mark Dion”. Grazie a Virginia Lupo per le immagini e la disponibilità.

Arte Invernizzi

Stand grande e importante quello di Arte Invernizzi al B79 che porta grandi nomi come Nelio Sonego con Orizzontaleverticale, l’opera neon 4 à 4 n° 7 di François Morellet, Tempo e spazio e Pannello a scacchi bianchi e neri: terazioni ritmiche simultanee di Mario Nigro, (No Pussyfooting II), di Philippe Decrauzat, Trapezium in 3 Parts with 2 Greys di Alan Charlton, Pino Pinelli con l’opera Pittura AR+R, un’installazione monocroma di Günter Umberg, due opere in alluminio di RiccardoDe Marchi, un’opera in plexiglas di Francesco Candeloro e  opere dello stesso materiale di Gianni Asdrubali. Citando il comunicato stampa, ad essere protagonista è un dialogo tra diverse generazioni dell’arte contemporanea con cromie, intrecciati e sovrapposti, interazioni percettive.
La Galleria Invernizzi vi aspetta a Milano in via Domenico Scarlatti 12 e si ringrazia Nicoletta Gaetani.

Arte Invernizzi

Miart 2023
Veduta dello stand B79
A arte Invernizzi, Milano
Courtesy A arte Invernizzi, Milano
Foto Mattia Mognetti, Milano

Studio Gariboldi

Materico, con opere di grandi dimensioni per uno stand tutto in bianco e nero. Le opere esposte sono di Roberto Crippa, Francesco Lo Savio, Rafael Canogar, François Morellet, Nobuo Sekine. Abbiamo conosciuto Linda e Elisabetta, professionali e gentili, che ci accennano alla nuova inaugurazione nei primi di maggio in corso Monforte 23. Passatele a trovare nella Sezione Established, Padiglione 3 – Stand B94.

Immagini e informazioni al sito: studiogariboldi.com

Galleria Fumagalli

Anne & Patrick Poirier Miart

Anne & Patrick Poirier, Via Lattea n.1, 2021. Courtesy gli artisti e Galleria Fumagalli

Protagonista le opere di Anne & Patrick Poirier, duo artistico degli anni ’40. Nelle opere a convergere è la ricerca etnografica, studi archeologici e un mix di esperienze dal mondo. Oltre allo stand B14, le opere di Anne & Patrick Poirier vi aspettano in Galleria Fumagalli (via Bonaventura Cavalieri 6) con la mostra Hommage à Dante: Purgatoire a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani.

Anne & Patrick Poirier Galleria Fumagalli

Anne & Patrick Poirier, Hommage à Dante: Purgatoire, veduta della mostra, Galleria Fumagalli, Milano, 2023. Courtesy Galleria Fumagalli

Cardi Gallery

Cardi Gallery vi aspetta al booth A103 – A 109 con masterpiece e grandi nomi come Accardi,  Agnetti, Bonalumi, Canevari, Dadamaino, Kounellis, De Maria, Mario Merz, Paladino, Paolini, Pinelli, Pistoletto, Rotella, Tirelli, Verna e tanti altri. In concomitanza con la Design Week, Cardi inaugurerà la mostra Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Bosco Sodi e vi aspetta il 20 aprile in Corso di Porta Nuova 38 a Milano. Grazie a Carolina per le foto e la disponibilità.

 

Milano Art Week

Milano è una città che ha fretta ma ama andare in giro, guardare, imparare e conoscere. Gli addicted delle art week sanno che bisogna aver fatto prima i compiti a casa per potersi divertire senza perdere gli appuntamenti importanti che animano la città.

L’organizzazione è tutto e abbiamo messo giù un piano a prova di incastri e google maps. Ecco quello che andremo a vedere in questi giorni:

  • Alla GAM c’è Candice Lin | Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro. Avevamo visto le sculture di Candice Lin alla Biennale di Venezia (ne abbiamo parlato qui).
  • Segnaliamo gli appuntamenti istituzionali del Museo del 900 (progetto Forum 900) e quelli della Triennale di Milano con la sesta edizione del FOG Triennale Milano Performing Arts. La collaborazione tra la Triennale e MiArt si rinnova negli incontri del miart Live at Triennale Milano.
  • Pirelli Hangar Bicocca. Ann Veronica Janssens con Gran Bel e Gian Maria Tosatti Now/here. Leggi un approfondimento qui sull’artista protagonista del Padiglione Italiano della scorsa Biennale d’Arte di Venezia.
  • Al Pac c’è Yuri Ancarani: Forse gli appassionati di Cinema lo conosceranno come regista sperimentale e per il suo ultimo film “Atlantide”.
  • La mostra su Dara Birnbaum all’Osservatorio. Con lo stesso biglietto si va anche alle cere anatomiche alla Fondazione Prada in quel di Porta Romana.
  • Altre mostre: Danilo Sciorilli e Aldo Spoldi, alla Fondazione Stelline, Nathalie Provosty alla Fondazione ICA, il Mudec con Zanele Muholi.
  • Installazioni site-specific: gonfiabile sulla Darsena di Franco Mazzucchelli dal 14 al 26 aprile, tre nuove sculture a City Life al Parco delle Sculture Artline. Al cortile del Mudec inaugura I Trenta di Flavio Favelli  mentre alla Triennale troviamo Falena di Nico Vascellari.
  • FuturDome con The Vacuum Decay di Marco Pietracupa (qui il link al sito): un museo indipendente a cui siamo affezionati, ne abbiamo parlato qui.

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