da un’ idea di Miki Solbiati
Nicoletta Ceccolini frequenta l’Istituto Marangoni e inizia a lavorare come costumista in alcune trasmissioni Rai, tra le quali “Francamente me ne infischio” di Adriano Celentano, nella pubblicità e nel teatro, fino ad arrivare al cinema a produzioni come “Italia-Germania 4-3” di Andrea Barzini, e “La peggior settimana della mia vita” di Alessandro Genovesi.
 Inizia l’attività moda nel 2002/2003 in uno spazio in via Giannone dedicato al noleggio poi dà vita al negozio di via Varese 4 e da qualche anno allo spazio Co Co con vetrine in via Volta 5.
 Nicoletta ha un negozio nel centro di Milano; nato come una collezione privata di pezzi vintage, alla quale si sono aggiunti dei nuovi modelli disegnati proprio dalla stilista.
 Il mondo di Co Co è uno spazio in zona Garibaldi, nel cuore della città , dove i capi dell’ultima collezione sono accostati a pezzi e ad accessori vintage o a splendidi abiti da sera unici ed originali anni ’30-’50 disponibili solo per il noleggio.
 Nicoletta ha trasferito la sua passione per i costumi anche nella moda, dando vita alle sue collezioni che disegna e fà realizzare da selezionati laboratori artigianali italiani, una commistione tra ricerca e creatività che offre una gamma di abiti caratterizzata dall’uso di materiali naturali, di tessuti di qualità che si distinguono nei colori, nelle forme e nei dettagli, rispecchiano inoltre personalità ed estro della disegnatrice.
Sei stilista di un marchio di grande successo, Co Co, da quanti anni esiste questa linea di moda molto apprezzata, e come è nata l’idea del fashion Co Co?
 L’attività avrà un pò più di dieci anni, ed è nata, unicamente come attività di noleggio, in seguito ho iniziato con la mia socia Maretta Toschi a disegnare i primi vestiti. Con il tempo è nato un passaparola, i nostri abiti piacevano molto quindi da lì, diciamo, si è creata, una vera e propria collezione di vestiti. Nel 2006 sono rimasta senza socia ma nel frattempo il marchio è andato avanti con me.
Prima eri in uno spazio Co Co in via Varese a Milano, poi hai avuto la brillante intuizione di un bellissimo negozio Co Co in via Volta 5, a due passi dai bar di moda di zona Brera. Sei stata molto brava in quel periodo storico dove osare è difficile. Quali sono per tutte le stagioni i capi di vestiario che riproponi sempre?
 I pantaloni sono il forte della Co Co, nel senso che sono diversi modelli, diversi tessuti che stanno bene, più o meno a tutte e poi ne faccio tanti, tanti diversi, questo per fare in modo che ognuno trovi il suo…., il pantalone che le stia meglio. Poi io alcuni modelli li ripeto sempre, per cui ci sono degli ever green, e ci sono delle clienti che vengono apposta per comprare i pantaloni che ormai conoscono. Cerco comunque di cambiare qualche dettaglio, qualche piccolo particolare ad esempio il tessuto, senza modificare il modello, quindi direi che i pantaloni sono il pezzo forte… e le scarpe certamente.
Per Natale e per un Capodanno speciale che cosa propone il tuo bellissimo shop?
 Distinguerei che nel negozio, si può sia comprare che noleggiare. Ad esempio per una serata di Natale, o una festa di Natale si può noleggiare qualcosa senza comprarlo. Da comprare ci sono appunto le scarpe con i glitter, i pantaloni di lamè, un pò luccicanti, ci sono, delle cose un pò natalizie. Nel noleggio invece c’è un pò di tutto, c’è l’abito lungo importante con le perline tutto ricamato, poi invece c’è l’abito corto, magari più spiritoso con le paillettes, il pantalone largo con il top di perline; uno può vestirsi completamente, abbiamo dei vestiti, dei soprabiti da sera, dei cappottini da sera , insomma uno può noleggiare tutto per una serata.
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Proponi una sezione di noleggio abiti. Questo deriva dalla tua esperienza di lavoro con il teatro?
 Sì anche, si certo, dal teatro di prosa.
Puoi dare a Notonlymagazine qualche anticipazione per la primavera/estate 2017?
 Prima di tutto i tessuti naturali, sto facendo far fare diverse cose di lino, sia pesante che linone, linone grezzo e lino più leggero; ci saranno anche soprabiti di lino, magari un pò morbidi. E poi i colori, molto l’idea del rosa quest’anno, poi il blu chiaro e il blu scuro poi , rosso arancio e rosa un pò a gruppo, turchese e verde acqua, e infine il verde acido col tabacco.
 Quindi stai pensando alla collezione nuova?
 Quando l’inverno è già in negozio io praticamente incomincio a lavorare sull’estate. Appena finisce l’inverno io ho pronta la primavera, la stagione nuova.
 I tuoi abiti hanno un ottimo rapporto qualità prezzo. Come riesci a mantenere sempre alto lo standard dei tuoi vestiti, a costi al pubblico più accessibili?
 Perchè intanto la produzione ha un passaggio in meno, cioè io produco direttamente, se invece decidessi di comprare il prodotto finito il prezzo aumenta perchè c’è un passaggio in più, cioè dal produttore al rivenditore, dal rivenditore a me, io come Co Co ho un passaggio in meno e quindi riesco a contenere i costi. Inoltre ormai sono tanti anni che lavoro con i laboratori con i quali ho un buon rapporto e riesco a produrre senza costi eccessivi. A volte poi prendo anche tessuti che trovo in giro che mi piacciono, se ci sono solo 10 metri li prendo e riesco a produrre solo quattro capi.
Quanto contano gli accessori in una tua mise?
 Tanto, perchè completano, e perchè danno un‘immagine generale di quello che è l’abito, cioè l’abito da solo è poco, secondo me gli accessori sono molto importanti. Dimostrano che una persona è curata.
Sei una donna di grande charme, quali sono le tue passioni oltre al teatro?
 Oltre al teatro mi piace molto l’arte, le mostre e tutto quello che cerco di seguire il più possibile, l’arte sia contemporanea che l’arte in generale; mi piacciono i musei.
Anche il cinema ma più che altro i musei. Servono per l’ispirazione, senza rendermene conto trovo ispirazione da tutto, non me ne rendo conto veramente nel momento in cui vedo una cosa però poi dopo mi rimane qualcosa che mi torna fuori, cioè noi siamo quello che vediamo, noi siamo quello che percepiamo alla fine quindi visivamente le immagini sono molto importanti, quindi la mia passione è l’arte sicuramente.
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Quale capo d’abbigliamento non deve mancare mai nel guardaroba di una donna chic?
 Un mio Co Co ? Mah secondo me io penso che i cappottini sia estivi, come gli spolverini, che i cappottini invernali non devono mai mancare nel guardaroba di una donna chic anche secondo me cappotti quando sono sempre diversi in particolare nei dettagli…
Come si è sviluppata negli anni la tua passione per la musica classica, avendo un compagno, Piero Maranghi, che ha reso la musica come cardine della sua attività ?
 La passione per la musica classica ce l’ho da sempre. Sinceramente io sono una appassionata ma non sono così esperta, a me piace tantissimo la musica, ma mi rendo conto che per essere un esperto bisogna sapere tanto, e io non mi considero un esperta, ma un’appassionata. Anche perchè non basta andare alla Scala a sentire le opere, bisognerebbe studiare o comunque avere, come può avere Piero, una tendenza naturale molto forte. Se poi conosci la musica, perchè la musica è proprio un mondo, dove proprio devi esserci dentro, allora io vedo questo mondo dall’esterno come spettatrice, come ascoltatrice e mi piace, mi piace molto. Ho questa forma di attrazione verso questo mondo, però, alla fine, non mi sento parte di questo universo, quindi non mi considero un’esperta. Sono sempre andata alla Scala con i miei genitori fin da piccola, però ho un’abitudine alla musica, diciamo così, e mi piace ascoltarla tantissimo, in questo Piero mi ha introdotto maggiormente ad un ascolto diciamo più colto, più dotto, più profondo della musica.