di Federica Piergiacomi
Giugno, come tutti gli anni le città si cominciano a svuotare e anche le stagioni nei teatri sono volte o volgeranno presto al termine. Però per gli irriducibili appassionati è ancora possibile vedere qualcosa.
IT Festival- Animals for a new era, alla Fabbrica del vapore 9-10-11 giugno.
Piccolo festival di compagnie indipendenti che hanno a disposizione 20 minuti di spettacolo per mostrare uno studio, un trailer, uno sketch.
Sono moltissime le compagnie che animano questo festival tutto milanese, il clima molto semplice e coinvolgente, ti permette in una sera, gli spettacoli si susseguono per 3 giorni dalle 18 a mezzanotte, di vedere più spettacoli, conoscere le compagnie e seguire il loro lavoro durante l’anno.
Da vicino nessuno è normale, ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini dal 16 giugno al 23 luglio. Poco più di un mese che ci regala spettacoli di qualità in un ambiente particolarissimo.
Ad aprire quest’anno il festival Chiara Guidi, anello portante della Societas Raffaello Sanzio, che porta, nel refettorio dell’ ex ospedale, una lettura sulla vita di Nelly Sachs, premio Nobel nel 1966.
Per rimanere in tema con la storia del Paolo Pini Paolo Nori legge Repertorio dei Matti della città di Milano, Torino, ecc, perchè racconta lui, negli anni ha deciso che ogni città dovrebbe avere un libretto che illustra i matti della propria città, proprio come esistono le guide di ristoranti e posti da visitare.
Tranne me e te, tutto il mondo è pieno di gente strana. E poi anche te sei un po’ strano.
Siccome il processo creativo è importante e non si può svolgere completamente da soli senza rischiare di finire coll’essere autoreferenziali, Da vicino nessuno è normale, ospita anche uno studio siu Simon Weil, ultima tappa di un lavoro che si concentrato sullo studio di tre donne che in tre momenti storici differenti hanno portato avanti il loro credo, prima di Simon Weil, Anne Sexton e Emily Dickinson.
Che io possa sparire di e con Milena Costanzo.
Un festival ricco di temi e di spunti, Stabile mobile, compagnia di Antonio Latella, porta in scena Aiace ricritto in 3 lingue diverse, italiano, francese e bambara. Con attori che provengono dai laboratori per i rifugiati. E sempre di questi temi quanto più attuali, Lireta di Mario Perrotta che ormai è una colonna portante del festival. La storia archetipica di una donna che viene dall’Albania, che non cede, nonostante tutto non cede, e che ci più insegnare molto.
E insieme a loro moltissimi altri Cuocolo Bosetti anche loro abituè del festival, portano Roberta va sulla luna e ancora, Fanny & Alexander e Ateliersi portano un lavoro sulla tetralogia di Elena Ferrante.
E moltissime altre cose da scoprire.
Insieme a questo festival c’è anche Milano OFF.
Dal 9 al 18 giugno, per 8 giorni, da pomeriggio alla sera si alternano su spazi istituzionali e originali 50 spettacoli tra compagnie nazionali e internazionali, di ogni genere teatrale e performativo. Un evento ricco davvero da ogni punto di vista. Così da far diventare Milano un polo importante per le compagnie OFF e creare una sinergia tra compagnie ma anche tra compagnie e pubblico.
Insomma per chi al teatro non vuole rinunciare ci sono ancora moltissime iniziative.