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Foto di Duilio Piaggiesi

BILL NIADA E I B.LIVERS: IL BULLONE

15 Febbraio 2016
2.378 Views

da un’idea di Miki Solbiati
articolo di Ilaria Mozzambani
con la collaborazione di Cristina Ruffoni
Foto di Duilio Piaggiesi

Foto di Duilio Piaggiesi

A fare l’imprenditore inizia a 21 anni,  Roberto, per tutti Bill fin da piccolo, milanese, classe 1958. Comincia importando prodotti dagli Stati Uniti, arrivando poi al settore dell’ abbigliamento, seguendo lo sviluppo di importanti marchi. Avvia produzioni tessili in Cina, ha avuto negozi in Italia e Giappone, ed è stato il primo ad aprire gli outlet in Italia.

Dopo la malattia della figlia e la sua scomparsa, Bill insieme alla mogli Emilia, fondano la Magica Cleme, una Fondazione che si occupa di dare un po’ di svago e divertimento ai bambini malati di tumore e alle loro famiglie.

Ma Bill rimane comunque un imprenditore e decide di mettere le sue capacità al servizio di un ‘sogno, qualcosa che possa efficacemente migliorare la società degli uomini’. E lo fa attraverso la sua  società Near retail,, un’ azienda di outlet che destina una percentuale degli incassi ai progetti sociali, un business in cui il denaro diventa uno strumento per portare beneficio agli altri, che generi benevolenza, posti di lavoro per i giovani e risorse per un’ idea di sviluppo della società verso un benessere comune.

La fondazione  Near nasce nel maggio 2012:  una collaborazione dei 12552907_729368033830603_5961679529683141382_nmondi del profit e del no- profit, dove un gruppo di imprenditori ha deciso di mettere le proprie capacità al servizio di un nuovo modo di pensare il profitto, sostenendo progetti sociali rivolti a bambini e ragazzi svantaggiati e affetti da malattie croniche, coinvolgendoli in diverse attività volte a un percorso creativo, ma soprattutto mettendoli in contatto con importanti professionalità, aziende e università, così da dar loro una nuova prospettiva per il futuro. Questo progetto si chiama B.live e non solo da’ ai ragazzi la possibilità di mettersi in relazione tra loro, generando amicizie e legami tra coetanei, ma mette loro in contatto con figure professionali, dando vita a un percorso creativo che genera delle opere concrete e di qualità che pos
sono essere lanciate nel mercato veicolando anche valori etici lontani dal mero consumismo, dove i  B.livers (i ragazzi del progetto affiancati da studenti volontari) danno anche vita a dei prodotti a sostegno dei progetti socialmente utili.

Ed ecco quindi che dopo una collaborazione con Coccinelle  per il lancio di una borsa, dopo l’ideazione di una linea di biocosmesi con i Laboratories Phyto Tecniques, a un vino  con l’etichetta formata Silvia Tosi, esce il Bullone, un giornale nato originariamente con la collaborazione del Corriere della Sera, ma oggi totalmente autonomo. Un’informazione controcorrente, allineata con il presente e che riesce ad immaginare un futuro, una testimonianza autentica, vitale e potente. Un mensile in cui si parla di pezzi d’esistenza, attraverso questi ragazzi che sono in prima linea davanti a tutto, che si incontrano con coetanei e adulti che siano fonte di ispirazione per trovare il bello della vita anche nelle situazioni difficili.

Nel primo numero di dicembre 2015 i B.livers incontrano l’ Alto Commissario per i rifugiati Filippo Grandi, che non ha mai smesso di credere nella possibilità concreta d’integrazione e di salvezza nei confronti di chi, a causa di guerre o dittature, violenza o povertà estreme,  è costretto a lasciare il proprio paese; sbirciano dentro la Barilla , tra una continuità fondata sulla qualità e l’eccellenza conservate nel te11402697_652408908193183_6967578986645379228_nmpo, in armonia con tradizione ed innovazione; imparano da Annibale Alzati i segreti del buon vino e dei suoi vigneti; viaggiano in treno con il premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, inventore del
micro credito.  Ma raccontano anche di Paolo, un ragazzo che ha saputo prendere di petto la sua ‘sfiga’ e vincere nella sfida di perdere una gamba lottando contro il cancro. E ancora, ci propongono rubriche di libri e musica, ci raccontano di come hanno creato la linea di biocosmetici Natural Beauty, ci raccontano pezzi della loro storia. E fanno tutto questo con un enorme entusiasmo, voglia di fare e imparare. Questi B.livers  portano le loro voci nel mondo degli adulti e lo fanno con una professionalità degna di un quotidiano a tutti gli effetti, dando un loro punto di vista utile diverso e utile nella società, impegnandosi a creare un mondo basato su nuovi valori.

Se volete dare un piccolo contributo a questi ragazzi per i loro progetti potete visitare il link www.bliveworld.org/ilbullone dove è possibile abbonarsi con una donazione di 10 euro mensili e ricevere a casa cinque copie cartacee della rivista Il Bullone.

 

 

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